Nell’estate del 1977 alcuni giovanissimi tifosi del Parma Calcio intraprendono una strada diversa da quella del Centro di Coordinamento. S’ispirano a ciò che accade in altre realtà nazionali, specie quelle metropolitane, dove il fenomeno ultras è già presente, anche se in rapida evoluzione. Vogliono costruire una nuova forza per incitare attivamente la squadra e per far fronte alle altre tifoserie, più o meno organizzate, che giungono al Tardini e incontrano in trasferta. Nella loro specificità parmigiana sono influenzati dall’esperienza dei “Danè”, il più attivo gruppo di tifosi locali dell’epoca. Ma vogliono andare oltre; e con questo spirito una cinquantina di ragazzi sui 15-16 anni si ritrova in via Langhirano, la mattina del 3 agosto. Lì, presso una semplice osteria, fondano un gruppo ultras: un sodalizio radicale fedele ai colori sociali e alla città, che tifa e combatte per essi. Il suo nome ha quattro lettere tra due stelle: BOYS.

Lo striscione “BOYS” è lungo 12 metri, in tela, nei colori di Parma: giallo e blu. La scritta “BOYS” ha caratteri blu prevalentemente squadrati.
Nel corso degli anni gli si affiancano altri striscioni, alcuni creati per scopi coreografici, altri perché più pratici (in pvc).

Dopo tanti anni in C e in B il Parma raggiunge la Serie A il 27 maggio del 1990, battendo al Tardini la sua rivale per antonomasia: la Reggiana. I BOYS, nell’occasione, conquistano lo striscione principale degli ultras granata: “Ghetto”. L’utilizzo della dicitura “Crusader ultras supporters” (sviluppatasi nel corso degli anni) e del suo acronimo “C.U.S.”, su striscioni e altro materiale del gruppo, induce molti ad utilizzarla (impropriamente) come sinonimo di “BOYS”. Tale anomalia continua fino alla stagione 1991-92, quando il sodalizio decide di limitarne drasticamente l’utilizzo.

Il calcio si trasforma gradualmente in calcio moderno. I BOYS, tra i primi in Italia, smettono di fare i cori per i giocatori. In Serie A nascono nuove rivalità, in particolare con la Juventus e la Roma.

I BOYS sono sempre presenti al seguito del Parma Calcio. Vicino e lontano, nel bene e nel male. Tengono alti e difendono i colori sociali, per il buon nome di Parma e delle Due Stelle. Lottano contro il calcio moderno, per preservare il proprio tifo e il proprio stadio. Il 30 marzo del 2008 il Bagna, un membro dei BOYS in trasferta con il Gruppo, è schiacciato da un pullman di tifosi juventini vicino ad Asti. Muore sul colpo. La Curva parmigiana è dedicata alla sua memoria e prende il nome di Curva Nord Matteo Bagnaresi.

[fonte ParmaToday]

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