In questo articolo voglio parlare di due dei tanti gioielli che si possono trovare in Val Trebbia, nel Piacentino. L’occasione si è presentata partecipando ad un trekking organizzato il 1 maggio 2019 dal Gruppo Guide Escursionistiche Ambientali di Terre Emerse; la meta del giro era un’escursione ad anello attorno alle due Pietre Perduca e Parcellara.

Cenni geologici

La Pietra Perduca e la Pietra Parcellara sono due complessi ofiolitici situati nel comune di Travo (PC), ovvero sono rocce eruttive affiorate dal magma della crosta oceanica del mantello terrestre; circa 250 milioni di anni fa si sono sollevate per giungere in superficie a dominare le morbide colline piacentine. Scure di giorno, al tramonto assumono un colore rosso molto suggestivo.

La Pietra Perduca

La meta iniziale del trekking ci porta alla Pietra Perduca, passando per il piccolo borgo di Montà. La prima immagine che mi giunge agli occhi, mi catapulta improvvisamente in Tessaglia, nel nord della Grecia: la somiglianza con le più famose Meteore è impressionante! Mi ritrovo in un ambiente affascinante e magico, quasi mistico.

Risalendo la breve scalinata sopra il magma nero e pietrificato si giunge all’Oratorio medievale di Sant’Anna, costruito nel X secolo proprio sulla roccia. Proseguendo lungo una fila di dolci scalini ricavati a mano nella pietra, si arriva alla sommità, dove si trovano due grandi vasche, scavate in epoca preistorica, i cosiddetti “letti dei santi”; sempre colme d’acqua, al loro interno vivono tre diverse specie di tritoni. Sono restato incantato ad osservare queste strane creature anfibie, una via di mezzo tra pesciolini e salamandre, che ogni tanto salgono in superficie a mangiare piccoli insetti. Avvolta dal mistero sia la fonte che alimenta le vasche che il motivo per cui l’acqua al loro interno non evapora e non gela mai.

La Pietra Parcellara

Lasciata alle spalle la meravigliosa Pietra Perduca, ci dirigiamo alla volta della Pietra Parcellara, che domina la valle con i suoi 836 m. di altezza.

Consumato il nostro fugace pranzo al sacco presso l’Oratorio della Madonna di Caravaggio, proprio ai piedi del sentiero che porta alla cima, decidiamo di affrontare la ripida salita per arrivare in vetta. La raggiungiamo in una trentina di minuti circa, seguendo il sentiero segnalato fra le rocce; lungo la salita la mia attenzione è attratta da una quercia nana abbarbicata alla rupe e dalle macchie di colore giallo intenso del finocchietto selvatico che ci circonda e delimita il percorso.

Dalla sommità della pietra è possibile godere di un panorama mozzafiato su tutta la Val Trebbia e sulla Pietra Perduca, restando comodamente seduti su un ampio prato. Obbligatoria la foto di gruppo ai piedi della croce che indica la cima.

Il rientro al punto di partenza ha decisamente un colore dominante: il giallo. Prati pieni di fiori di campo, cespugli di finocchietto selvatico e alberi di maggiociondolo in fiore: una vera meraviglia!

Escursione terminata… ma non del tutto

Il fascino di queste due rupi ofiolitiche, ancor prima dell’escursione, mi aveva fatto pianificare una sessione di scatti al tramonto, approfittando della sempre suggestiva golden hour. Pertanto, dopo una meritata birretta ghiacciata in piazza a Perino, decidiamo di prendere l’auto e dirigerci verso Travo. Da qui, risalendo verso Bobbiano prima e Scarniago poi, è possibile ammirare il lato sud-ovest della Pietra Parcellara, ovvero il lato la cui forma ed eleganza le ha fatto prendere il nome di “Cervino degli Appennini”.

Sempre lungo questo versante è anche possibile avere uno splendido scorcio su entrambe le rupi, una dietro l’altra.

Alla fine, stanchi ma soddisfatti, dopo una limpida, soleggiata e calda giornata, decidiamo finalmente di fermarci a cena in una trattoria in località Pastori di Travo, per poi tornare, rifocillati, a casa.


NOTE:


 

Un workshop fotografico, organizzato il 3/8/2019, è stata l’occasione per tornare in questi splendidi posti e scattare foto al tramonto ed in notturna.

Una risposta a "Pietra Perduca e Parcellara"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...